LE PRINCIPALI TIPOLOGIE DI WELFARE AZIENDALE
In Italia le principali tipologie di Welfare Aziendale adottate dalle Aziende sono:
- Welfare di Contratto
- Welfare di Produttività (conversione del PdR in Welfare)
- Welfare Aziendale Puro
Queste soluzioni possono anche essere abbinate in un impianto misto, al fine di creare un Piano di Welfare Aziendale personalizzato e cucito su misura per la propria realtà.
IL WELFARE CONTRATTUALE
Il Welfare Contrattuale costituisce per le Aziende l’impianto delle welfare solutions disposto dalle direttive proposte nel Contratto Collettivo Nazionale applicato (CCNL Metalmeccanica, Unionmeccanica, Accordi Territoriali…).
Pertanto, tutte le Aziende aderenti a quel determinato CCNL offrono ai loro dipendenti beni e servizi welfare, attraverso specifiche quote previste e relative scadenze temporali entro il quale erogarle.
Quando si pensa a un CCNL, ci viene subito in mente quello dei metalmeccanici, poiché in Italia coinvolge un altissimo numero di Aziende e perché lo associamo subito alle sigle sindacali più “famose”. In realtà, sono decisamente molti i CCNL che, progressivamente, stanno introducendo un sistema di welfare aziendale; nei prossimi anni, i futuri rinnovi contrattuali introdurranno, in maniera dominante, una componente welfare sempre più protagonista.
Al netto di alcune categorie di lavoratori, in cui i valori welfare sono decisamente significativi, gli importi welfare previsti contrattualmente si aggirano intorno ai 200,00 euro all’anno per dipendente.
L’idea “motore” di questi importi nasce proprio come tentativo di portare in tutte le Aziende una welfare vision in grado di creare una vera e propria scintilla di cambiamento verso il benessere aziendale.
WELFARE DI PRODUTTIVITA’ (CONVERSIONE DEL PDR IN WELFARE)
La seconda tipologia, il Welfare di Produttività (o Welfare da Premio di Risultato), nasce da un Accordo di 2° livello, Territoriale o Aziendale, e consente di convertire, in parte o totalmente, il Premio di Risultato in Credito Welfare.
La Legge di Stabilità del 2016 ha previsto un’importante agevolazione fiscale e contributiva, vero e proprio pilastro del Welfare moderno: l’Azienda può offrire ai propri dipendenti, oltre alla liquidazione del proprio PdR in Busta Paga, anche la possibilità di ricevere l’importo del Premio in beni e servizi welfare. Il valore ricevuto gode così di una totale detassazione e decontribuzione, sia per il lavoratore che per il datore di lavoro.
I Premi di Risultato possono godere di una tassazione agevolata se soddisfano requisiti molto stringenti previsti dalla normativa. Ad esempio, l’essere legati ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurati rispetto ad un periodo definito, oppure un valore del premio lordo non superiore a €3.000,00 l’anno.
L’agevolazione fiscale in capo al lavoratore che riceve il PdR in busta paga è costituita da un’aliquota sostitutiva IRPEF pari al 10%.
WELFARE AZIENDALE PURO
La grande rivoluzione del 2016 ha introdotto questa nuova soluzione Welfare che prende vita dal Regolamento Aziendale, uno strumento di natura unilaterale che, in quanto tale, rende particolarmente facilitata l’attivazione del welfare anche per quelle realtà che non hanno ancora avviato l’impianto delle Relazioni Sindacali.
Questa tipologia presenta un’ulteriore caratteristica molto importante per le Aziende: la possibilità di erogare i crediti welfare a ben determinate categorie omogenee di lavoratori. Le categorie permetteranno di differenziare l’organico per entità dei benefit senza l’obbligo per l’Azienda di adottare la stessa soluzione per tutti.
Per definire una categoria omogenea sono molteplici i criteri applicabili. Inoltre, questi criteri possono essere combinati fra loro (purché si evitino situazioni in cui il beneficiario risulti una sola persona). A titolo esemplificativo:
- I dipendenti con lo stesso livello contrattuale (IV livello, V livello, ecc.)
- I dipendenti con il medesimo inquadramento (dirigenti, quadri, impiegati, ecc.)
- I dipendenti percipienti un determinato livello di reddito (ad es. tutti i dipendenti con un reddito inferiore a …)
- I dipendenti che appartengono ad una determinata sede o divisione
- I dipendenti che decidono di convertire il Premio di Risultato
- I dipendenti con figli
- Distanza km tra residenza e sede di lavoro (ad es. distanza superiore a … km)
- I dipendenti di un determinato livello contrattuale (es. IV livello), con un certo inquadramento (es. impiegati), con un reddito definito (es. reddito inferiore a …), che appartengono ad una determinata sede (es. Parma), con un certo numero di figli (es. più di 2), distanza km tra residenza e sede di lavoro (ad es. superiore ai 30 km).
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